Varianti dialettali. Pipi vruscente (pepe bruciante), cancarillo, pipazza, diavulillo.
Area storica di produzione e consumo. Tutta la Calabria.
Legame col territorio. In Calabria i peperoni sono approdati all’inizio del XVI secolo, provenienti dalla Spagna dove erano stati portati da Cristoforo Colombo di ritorno dal suo primo viaggio in America. In Calabria non vengono tanto identificati col termine botanico quanto con il lessico popolare a seconda dell’uso e della forma della bacca: tonda, a palloncino o a cornetto e possono essere più o meno piccanti. In Calabria il peperoncino ha trovato il suo habitat ideale e, dagli esperti, sono considerati i migliori.
Descrizione del prodotto. Le bacche possono essere: piccole e coniche; sottili e allungate, o leggermente ricurve; piccole e tonde come le ciliegie; colore: bicolori, violette e rosse, rosse, verdi, verdi e rosse; sapore: piccante.
Tecniche di produzione. Ama i terreni lavorati in profondità, esposizione soleggiata e molta acqua. Vengono seminati da gennaio a febbraio. Negli orti la pianta attecchisce molto meglio che in pieno campo. Quando il peperoncino è maturo viene raccolto, essiccato, macinato e conservato in barattoli al riparo dalla luce e dall’umidità.
Uso gastronomico. Nella norcineria, nelle conserve ittiche, nei formaggi, in quasi tutte le ricette tradizionali.